by LUIGI GAETANI (16/10/2016)
Una storia d’amore in chiave noir. Ma, soprattutto, un’amara riflessione sulla piaga dell’estorsione.
In scena stamane al Teatro di Villa Panphilj, nell’ambito della rassegna aperitivi teatrali, “Pane nostro”, lo spettacolo con Andrea Cappadona, scritto e diretto da Rosario Mastrota. Giuseppe è arrivato al nord da un piccolo paese della Calabria. Figlio e nipote di fornai, raccoglie l’eredità familiare nella sua panetteria, ma conserva anche l’usanza di pagare il pizzo alla ‘ndrangheta, che si annida nel nebbioso hinterland milanese. Una vita che scorre nell’alveo di una ingenua normalità, fino al giorno della disperata ribellione.
“Pane nostro” si inserisce nella tradizione del teatro civile e sociale e racconta, in modo originale, come l’intimidazione possa aggredire e sconvolgere anche le esistenze più anonime e riservate.